Il problema idroelettrico valdostano e gli interessi della RAVDA A. Torrione
rativi e nell e opere preliminari, del grande impianto di Avise che, sia per la capacità d'invaso d el serbatoio che per la imponente caduta , darà un apporto grandioso alla produzione di quella en ergia di punta la cui deficienza è così sentita e pregiudizievole a tutta la nostra produzione industrial e ed agli usi domestici n ei lunghi p eriodi invernali. Abbiamo finora preso in esame lo sfruttamento dell e nostre acque attuato dai due massimi concessionari e precisament e dalla Società Cogn e e dalla Società Idroelettrica Piemonte (SIP ) ed ab- biamo visto come quest ' ultima, p er le costruzioni eseguite, trovasi in t esta con larghissimo distacco. Diamo ora sempli cemente un elenco degli altri concessionari -* i quali si sono limitati a sottender e i fondo vall e, creando posi– zioni che vanno rivedute nel piano regolatore general e, oppure hanno cost ruito sull ' asta della Dora e perciò b en efici eranno della razionalizzazione del nostro sistema idroelettrico: Soc. Montecatini HP 2868 sulla Dora Ravera Giuseppe HP 2721 )) )) Soc. Brambilla HP 10. 754,46 sulrEvançon Soc. Quinzio e Rossi HP 574.,65 )) )) Soc. Alluminio d ' Italia HP 14.057,13 sull'Ayasse Soc. Cravetto HP 10.837,60 sulla Dor a Soc. Cr avetto HP 1.466,00 )) )) Ilsa HP 4.751,86 sul Lys Ilsa HP 13.742,96 )) )) - 22 -
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