Il problema idroelettrico valdostano e gli interessi della RAVDA A. Torrione

serbatoio al Piano del Nivolet e di due serbatoi secondari a Fondo ed a Gavarot e di tre vasche di accumulazione a Fos. Pont e Valnontey. La diga di sbarramento di questo colossale invaso di ben 180 milioni di mc. è prevista, in via di massima, del tipo a gravità con vani interni ricoperti, e richiederebbe la messa in opera di una massa di calcestruzzo di mc. 2.400.000. Questa opera sarehbe clas– sificata al secondo posto fra le grandi dighe del mondo, dopo quella di Gran Conlée, e la più importante fra quelle eseguite ad alta quota. L'impostazione della diga corrispondente ad una soglia gla– ciale in contropendenza e su roccia costituita da un sano gne1s ghiandone, che ha resistito all'azione erosiva del ghiacciaio, do– vrebbe costituire una ottima garanzia di stabilità e perciò di sicu– rezza. Anche gli altri invasi previsti presentano caratteri geologici di tutto riposo. Collegano i diversi invasi, e le varie centrali una rete di gallerie in pressione con uno sviluppo di circa 56 Km. Due grandi stazioni miste di generazione e pompaggio e tre centrali ge– neratrici giuocano nel complesso impianto per la produzione di ben 900 milioni di Kilovattora invernali. Il dislivello totale utilizzato fra l'invaso del Piano del Nivolet e la Centrale terminale di Lessolo è di m. 2225. La potenza globale che si prevede di installare è di 375.000 Kw. per pompaggi e di 633.000 Kw. per generatori. Dobbiamo ammettere che il fine e l'arditezza, di questo pro– getto escono dal comune e nessuna seria obiezione tecnica si può opporre alla progettata utilizzazione. - 24 -

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