Il problema idroelettrico valdostano e gli interessi della RAVDA A. Torrione

ed i gravi e gravosi problemi che il dopo guerra imporrà alla nostra Regione, non sembra eccessiva la nostra doma~da, poichè la nostra attività e fattività in questo importante ramo apporteranno allo stato un beneficio di centinaia di milioni di cui non chiediamo che una modesta parte. Quanto potrebbe un simile sistema apporléire alla Valle? La risposta non puo essere ca tegoricamente facile, ma r imanendo sul terreno della stretta realtà non è improbabile che si debbano rag– giungere, con un primo piano quinquennale, i 4 miliardi di ch~lo­ vattore. Decuplando i prezzi attuali, per il loro aggiornamento, lo Stato incasserebbe circa L. 1.867.800.000 e la Regione Autonoma circa L. 498.080.000 oltre agli 84 milioni di diritto canone e cioè complessivamente L. 582.080.000 e cioè il 30 °/o circa. CONCLUDENDO Il problema della migliore utilizzazione delle risorse idroelet– triche della Valle deve essere esaminato e risolto con criteri affatto nuovi che tengano conto della nuova situazione creata dall' autono– mia e perciò gli interessi della Valle devono essere portati in primo piano, si deve pertanto, a nostro avviso, studiare ex-novo il pro– blema prescindendo da tutte le domande di concessione non ancora utilizzate che rispondono ad interessi troppo particolaristici ed a criteri ormai superati e che infine non sono altro che di intralcio al razionale sfruttamento dell e risorse idroelettriche ancora dispo– nibili. - 32 -

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