Il problema idroelettrico valdostano e gli interessi della RAVDA A. Torrione
IL PROBLEMA IDROELETTRICO VALDOSTANO Il bacino idrografico della Valle d'Aosta è indubbiamente fra p iù ricchi di possibilità di sfruttamento idroelettrico. La sua su– p erficie imbrifera, di circa quattromila chilometri quadrati con vall ate a declivi ripidissimi con forte copertura glaciale e vaste conche sistemabili a serbatoio, offrirebbe al t ecnico idroelettrico moderno, che trovasse il campo sgombero da situazioni precosti– tuite e da impianti già eseguiti, la possibilità dei più grandiosi e r edditizi progetti . Ciò purtroppo non è avvenuto in . passato, sia perchè a1 suoi inizi la tecnica idroelettrica era ben lontana dal grado di perfezione ora raggiunto, sia perchè al concetto puramente tecnico si è sovrap– posto il concetto speculativo che ha spinto afouni concessionari ad attu are impianti del massimo tornaconto immediato, con pregm– diz io del più razionale sfruttamento globale e futuro. Al cenno su quanto è stato fatto si aggiunga quello su quanto n,on è stato fatto da parte di Enti che, sia pure con fini lungimi– ranti, ma in ogni caso rispondenti a interessi particolaristici, hanno accaparrato vaste zone di bacino imbrifero ottenendo concessioni che non hanno mai potuto realizzare e che sono state chieste al solo scopo di impedire che venissero ottenute e sfruttate da altri. È così che il giuoco degli interessi contrastanti dei singoli Enti ha fatt o p erdere di vista l'interesse generale della valle e della Nazion e . -3-
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