occidentale 5 1809
L I B RO X I X quella parte del Piemonte che aveano occu... 1)ata , che s i d'.areblme in poter loro i l cast·eHo d r Ceva e la città di Cuneo , e d à l la parte op posta ne' confini del Genovesa r o Tortona od Alessandr1a , se Tort0na no11 si po tea dar� subitarnente ; che le truppe Francesi po t reb bero sen:ml impedimento stabilirsi su 1 I.Po sott@ Valenza ; che ai corrieri e a j u ta n t i Francesi , per tmtt�o il pae,se c�e amc0r restava i11J11 pot<e!Fe di S. M. Sarda , sarebbe libero il passo per amdlare 1e ,torm.aJFe dfovmnqne fossero mandati ma i lor comandanti. C)'JilfO ·r.me al detto accordo si E e g ozi a va in Genova t�a I' Ulloa e Tilly ; n1a senza e�fetto , perchè il ininistro Francese non avea r autorità necessaria per co neh.iu€lere. S e g n at o ad �gni rnodo 1' armistiz�g ne' �uddetti termini , eel accettato dal re , si man,da1v<rH1.o a Pairigi Tah0iJa-Sant' Anduea cih.ia rnato cavalier di :Revello , e con lui ii c a va l i er T@ms0, prÌklllllO mflizira�·e àella seg�etari:a d� stato p er gl i affari esterni. Intanto :Bonaparte , fatto limri 1 mu1e�hat,a1mem�e . eoeupa11' lCmrne«' e Ceva , si portò egli ste-sso a Tortona per andar ad as saltar il ge.me �ale Austriaco iB e a m 1 ie u , che tra I.>avìa e Valenza con assai huomà trinceranaienti ecca1npat@ , stava ad osservare il oen1ico per in1pedi rlo � li passare il Po ed entrare m1el Mi-
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