occidentale 5 1809

<'on. u · far intercettare le lettere , ed ebbe in mano J� prova di <!Jllello che si maédi�mava per i.spiaiJ. ... tarlo. Im a le1!lne di <ilJUelle . lettere . Wni parlava I del re con ter111ini chiarissimi di ·dispr€zzo , di G°fu:e i1 rev infO FUléltO tdi•edJ� @1rdi1L).� ili'�g\@'F@S>i per prevenire efficacemente ogni tnaneggio di q�e11 s0le1n1Jille :in;i11 tr�g�nte , <el;rue ilil p>,aesii s tra�ijeiFÌ avea corrispondenze maravigliosa1nente varie ed e .sr�ese. G l � ©r d]roi ftu:omr(i) es0git11.•Ì1ti � e Wni �lil i . n seguito imprigionato � custodito nel castello di Ceva , d@ve finì · i �N1Hoi g[0·rn� do1p@ aver inutilm·ente tel)taro di fuggir via. Il eonte Viry �ichian) a to da Parigi , e con1e partecipe <i> ai- . meno consape:vole delle macehinaziomi di Wu�i, fu relegato im · Savoja nel suo proprio antico femclo © castrell@ ' di cmi la fa·mri�lia p@1rtta ool non1 e ; e all' an1basciata di Parigi fu da Vienna 1!1FaS1fierit0 ii!� e©11!1�e fili]; Sca1rliil1a wggi • . A V�emxma !Dm: In<iindato il rparchese Vivalda , che era da du.e I , ain,mi !loo�misitri© i.f.iil 01Iam1<!la , ammeimtd.ure ara.ili�[ <H. 1 el . marchese di Aigrièblanche. Rimase allora que­ S<t© prÌiJ.JliltO 1ilili:nj1S1tF� · }viJw:e1re daill' Wm@pni i etM1d�r>e , che qtiell' infedel. segretario g)i · avea cagionata. il\11ia la s0dllc;misfazione <il i �weire a��Olill tanato l' av­ vocato Wui e il conte di Vi FY dal wost<V loFo , n@n d111rò più che poch[ !lnesi. Trovavasi in Parigi <&:hi era personal.men�e im pe g � t o a far

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