L'âge d'or Bruno Orlandoni

9 I. STEFANO MOSSETTAZ A ET O: VITA, CERIMONIE, EDUCAZIONE, AMORE, MORTE MoRTE Nella risistemazione del corpus documentario relativo a Stefano Mossettaz comincerò dal fondo, cioè dal problema della data di morte del maestro, cruciale per fissare un termine alla produzione diretta del suo atelier, lasciando comunque insoluto il problema di un'eventuale - molto probabile - eredità professionale lasciata ai figli 7• Questo anno di morte fino a date recenti sembrava potersi fissare riferendosi a due documenti chiave. Il primo, noto da tempo e trascritto già da De Tillier, è una te­ stimonianza di uno dei figli di Stefano. Si tratta della concessione di franchigia fatta ai cittadini di Aosta sull'uso delle acque del Ru Bourgeois, il 1° giugno 1455 , in cui appaiono come testimoni « ad haec vocatis et rogatis [ . . . ] Aymoneto Borratta notario et Joanne filio magistri Stephani Ymaginum »8• Il secondo è un documento dell'Archivio capitolare della Cattedrale di Aosta datato 1 2 luglio 1460, che cita « Johannes senior fìlius quondam magistri Stephani Mosseta burgensis Augustae », il quale appare « suo et nomine Johannis Junioris eius fratris » come proprietario di una casa a Mauconseil: quasi di certo una casa di famiglia, anzi la residenza stessa dello scultore nonché probabile sede del suo atelier, già citata in altri documenti almeno dal 1 4429• :Laccostamento di queste due citazioni e l'analisi della terminologia notarile adottata induceva ad un'affermazione che sembrava abbasranza sicura. I figli di Stefano, infat­ ti, nei due documenti appaiono una prima volta, nel 1455, come figli "del maestro", nel 1 460, invece, come "figli del fu maestro": la morte dello scultore doveva essere caduta tra i due documenti, cioè nel corso del lustro 1455- 1460. 7 In panicolare al primogenito, dal momento che sappiamo che il figlio minore esercitava la profes­ sione di notaio. 8 ]. B. DE TILLIER, Lefranchigie della comunità del ducato diAosta (a cura di B. Daviso di Charvensod e A. M. Benedetto), Aosta, 1965, p. 195. Mi piace ricordare che l'intuizione che questo magister Stephanus Ymaginum non potesse essere altri che il magister ymaginum Stefano Mossettaz, più di trent'anni fa fu una delle prime tessere che riuscii ad incastrare nel puzzle della ricostruzione della personalità e della storia dello scultore. 9 ACCA, A 1 093 B 15A, doc. 27.

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