L'âge d'or Bruno Orlandoni

5 PREMESSA Il susseguirsi di novità, di trouvailles, di vere e proprie scoperte nel campo della ricerca sulla storia dell'arte e dell'architettura in Valle d'Aosta da alcuni anni a questa parte è talmente rapido da rendere problematico il tentativo di tenersi aggiornati. Caccaval­ larsi di informazioni può poi indurre anche gli stessi ricercatori a compiere forzature che rischiano di essere smentite in tempi brevi. Ritengo incomparabilmente preferibile questa situazione, spesso anchecaotica, alla cal­ ma piatta che ha segnato il settore fino alla fine degli anni Settanta del Novecento; direi fino alle ricerche di Enrico Castelnuovo e alla mostra jaqueriana di Torino del 1979 che, a mio avviso, hanno segnato un vero e proprio punto di svolta nella storiografia artistica relativa alla Valle1• Ciò, però, a condizione di cercare di tenere almeno in parte sotto controllo il caos e quindi a condizione che tutte le volte che si rilevano imprecisio­ ni, inesattezze o veri e propri errori, si intervenga con la maggior rapidità possibile per correggerli, limitando i rischi di confusione, e tutte le volte che appaiono nuovi testi documentari li si renda pubblici diffondendoli nella comunità dei ricercatori. Così è per il settore di ricerca che mi sta più a cuore e a cui ho dedicato la maggior parte del mio lavoro sulla Valle d'Aosta, quello relativo al!'epoca che ha visto le signo­ rie di Aimone di Challant e soprattutto dei suoi figli Bonifacio di Fénis e Amedeo di Aymavilles, la costruzione e la crescita della chiesa francescana e del suo convento, l'ar­ rivo in Valle e la progressiva affermazione di un artista del livello di Stefano Mossettaz. Già al momento della pubblicazione della monografia su questo scultore/architetto dovevo fare i conti con una serie di documenti segnalatimi nei giorni immediatamen­ te precedenti all'andata in stampa del lavoro. Li pubblicavo e dal momento che la no­ tizia dell'origine milanese dell'artista non mi coglieva del tutto impreparato tentavo già un primo approfondimento, consapevole del fatto che sarebbe poi stata necessaria una successiva riflessione su tempi più lunghi. Così dopo l'uscita della monografia sono tornato sulle problematiche relative a questo grande artista in tutti e tre i volumi sui Costruttori di castelli, pubblicati dall'Archivio storico regionale di Aosta 2• E. CASTELNUOVO, Alpigotiche, in "Rivista storica italiana", pp. 182-194. E. CASTELNUOVO, LesAlpes carrefour et lieu de rencontre des tendances artistiques au XV ' siècle, in " É tudes de Lettres, Bulletin de la Faculcé de Letttes de l'Université de Lausanne et de la Société des É tudes de Lettres", X, pp. 13-26. E. CASTELNUOVO, G. RoMANo, Giacomo ]aquetio e ilgotico internazionale, catalogo della mostra, Torino, 1 979. 2 B. ÙRLANDONI, StefanoMossettaz, architetto, ingegnere escultore. La civiltà cortese in Valle d'Aosta nel-

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