La correspondance d'Albert Bailly Volume III Année 1651 publiée sous la direction de Gianni Mombello

70 Correspondance d'A. Bailly - 1651 ordinaire, ma faute ait esté plus une indiscretion de zele qu' une entreprise, estant comme0je suis, Madame, de V.A.R., le tres humble, tres obeissant et tres fidele sujet, D. A. Bally. De Paris, ce 27 j anvier 1 65 1 . "mot surligné dans le ms bms: d'une / d'une c+?+ d+?+ 0comme sur ? del regno. . . , cit., t. Il, pp. 44-47 et 85-86. I l arriva à Paris le 27 janvier, comme le confirme sa correspondance pour l'année 1 65 1 , conservée à l' AST, Corte, Lettere Ministri-Francia, liasse 57, fasc. II. La lettre 3, que nous transcrivons, est la première qu' il écrivit de Paris à Madame Royale: «Giungo in questa città nel punto che parte l' ordinario dove, non I' avendo per anco visto il S. Cardinale, non ho tampoco materia da scrivere àV.AR. intomo aile mie instruttioni e tanto meno, quanto che ho trovato il negocio già cosi bene incaminato dal S. Amoretti che tutte le mie premure dovranno solo impiegarsi per l'essecutione delle cose promesse e per le circostanze che richiede l'essecutione dell'accordato. Attendero a quanto si contiene nella vostra instruttione cosl puntualmente che non resterà mai dal mio canto che desiderar della dovuta diligenza nel real servitio, mentre per hora supplico humilmente V.A.R. d'appagarsi che, ristretto dal tempo e dall'occasione, io compisca a questo solo debito di riverire, corne fo' con tutto Io spirito, la real persona di V.A., alla quale profondamente m'inchino, di Parigi, li 27 gennaro 1 65 1 , di V.AR. hum.mo, fedelissimo et oblig.mo vassallo e servitore l' abate d' Aglié». Bailly joint à sa correspondance de 1 6 5 1 une lettre d e l'abbé d 'Aglié, que nous transcrivons en appendice (lettre K).

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