La correspondance d'Albert Bailly Volume VII Années 1659-1663 publiée sous la direction de Gianni Mombello

360 Correspo11da11ce d 'A. Bail!_,· - 1664-1 672 dichiarato incorso / (f0 3 ) nella scomunica maggiore, ed ordinata l ' affissio­ ne de ceduloni. Gionta all ' orecchie del Pensa la novel la del l a sentenza, nuo­ vamente raccorse da Monsig[no]re sotto li 4 gennaro. Confessando in una supplica il delitto, ne chiamà l ' assolutione, quai sendogli stata negata per essere caso riservato a Sua Santità, diedegl i occasione d' altro raccor so al medes[im]o Vescovo, in cui esprimendo giusti i mpedimenti, che non I o per­ metteano d ' andar a Roma, e massime J ' età settuagenaria, ottenne da Mon­ sig[nol re commissionale al curato di Stroble che l ' aveva scacciato dalla sua chiesa, d ' assolverlo, et i l Pensa, fomentato da terze persone sopra la nu lli­ tà della scomunica, in l uogo di ritirare l a commissionale n ' appe l l à al Non­ cio, i l quale fece citar i l Procuratore Fiscale del l ' Vescovo [sic] a dover com­ parir, e dir / (F4) cause per quali l ' appel l atione non si dovesse admettere, facendo i ntanto esso Pensa publicar l ' assol utione ottenuta da! Noncio ad cautelam per due mesi, con reincidenza se fra detto termine non provava i l gravame supposto ne' suoi supplicati . I l Procuratore Fiscale in luogo d i com­ parire nella nunciatura s ' en appellà al Senato di Savoia corne d' abuso, quai rimostrà ne' seguenti quattro capi . l i primo perché Monsig[no]re Noncio ha l a sua giurisdittione l imi tata den­ tro i l Piemonte, e non ne ha alcuna nel l a diocesi del Vescovo d' Aosta, I ' ap­ pellatione da! quale s' interpongono ail' Arcivescovo di Taran tasa, havendo pertanto admesso, e ricevuto dett' appel latione non poterlo fare senza abu­ sare del la sua giurisdizione, ed auttorità, turbando l ' ordine dell a giustizia col i ntraprendere la cognizione / (f05) in una diocesi in cui non ha alcunab autorità. li 2"c1° abuso è d' haver citato Monsignor Vescovo fuori del l a sua diocesi, et assignatolo a comparir a Torino. Quia episcopi non possunt trahi extra s u a m diocesim [sic], et si citentur non tenentur comparere citoti. I l 3° abuso è d' havere Monsig[no]r Noncio fatto eseguire lettere del suo tri­ bunale nell ' a ltrui diocesi senza permissione. Il 4° abuso d' haver mandata precetto a notai ed altri officiali senza distin­ zione in seguito del quale il sargente [sic] ducale ha eseguito d [et]te J ette­ re ancorché le commissioni dei giudici ecclesiastic i non possin' essere com­ messe se non agl ' officiali del la curia ecclesiastica. Fu i l Procurator Fisca­ le, i n seguito d i detti abusi, ricevuto appellante con l ' inhibitioni opportune. / ( f06) Tntanto il Vescovo con sua rnissiva informa i l Noncio de' fondamen­ ti co' quali aveva proceduto all a suddetta decl aratoria, mandandol i i nsieme copia del l i be l l o sportol i da! Pensa doppo l ' affi s sione de cedu l on i in cui confessava i l delitto, narrava giusti impedimenti che g l ' impedivano l ' anda­ ta a Roma, e chiamava l ' assol utione qual sendogl i stata concessa chiara-

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