Le lettere di Renato di Challant governatore della Valle d'Aosta

XII G. FORNASERI di saldo carattere », non f� in pratica sempre di fermezza lode­ vole, nota A. Segre (10) ; a lui mancò l'energia del duca Filip­ po II, già arbitro di pace tra Carlo VIII e la Lega Italica, ener· gia che gli era tanto più necessaria , osserva E: Fueter, per l'importanza internazionale assunta dal Piemonte nella politica delle grandi potenze (1 1 ) . Le comunicazioni tra il Milanese e la Francia avvenivano attraverso i domini sabaudi, per cui Milano non poteva considerarsi sicuro possesso degli A.bsburgo finché il ducato di SaYoia fosse sotto la minaccia francese. Per questo Car­ lo II fu coinvolto, suo malgrado, in una lotta tra giganti, senz'armi, senza esercito effettivo, con il territorio perennemente il balia di soldatesche rapaci. A. lui Renato di Challant fu legato, come ampiamente docu­ mentano le sue lettere, con le molte ambasciate, nel comando mi­ litare , soffrendo lunghe prigionie. Renato di Challant fu infatti dal 1517 castellano del forte di Bard , maresciallo di Savoia dal 1 . 527 (12) e luogotenente . generale della Savoia nel 1529 (13) . i monetari ducali lo indicano senza possibilità d'equivoco per Carlo II. Cfr. Corpus Nummorum Italicorum, I, pag. 135 sg. e 516. (10) A. SEGRE, Documenti di Storia Sabwuda dal 1510 al 1536, . in Mi­ scellanea di Storia Italiana; t. . XXXIX, Torino 1903. (11) E . F u E TE R , Storia. del sistema degìi Stati Europei dal 1492 al 1559, Firenze 1932; vedi poi M . C. D.w1so DI CHARVENSOD, Filippo II il Senzaterra, Torino 1941, e della stessa, La politica italiwna di Filippo II duca di Savoia in Memorie Accademia delle Scienze di To.rino, serie II, t. 69. L. CIBRARIO, Origine e progressi delle istituzioni della monarchia di Savoia, Firenze 1869. (12) Renato di Challant fu il 16° ed ultimo maresciallo di Savoia (già nel 1399 Bonifacio della stessa casa di Challant era stato maresciallo di Sa­ voia). Carlo II aveva chiesto a tale scopo il gradimento del re di Francia, attraverso l'ambasciatore di Bernex (A. S. T . , Sez. I, Materie politiche : Negoziazioni Francia, m. da inventariare (1436-1560). Una memoria, conser­ vata nell'epistolario, svela quanto. Renato percepisse per la sua carica di maresciallo : « à Pasq_ues troys cens escuz, à la sainct Michel aultres _troys cens escuz » più uno straordinario di « troys escuz qu'il plaist à mon dict seigneur me donner pour jour ». Il maresciallo godeva inoltre di varie asse­ gnazioni su « toutes charges mises dessus la piace » e un assegno per la ma­ rescialla. Nella lettera XXI, Renato fa inoltre richiesta , sempre a tale titolo, della « fermes <les services du conseil de ceste ville (Chambéry) » e nella lett. XI del « prouffit des signatures des lettres ». La lettera LIV parla ancora di un'assegnazione di 7-800 fiorini annu i . Cfr. F. C. DE MARESCHAL DE Lu­ CIANE, Les premiers maréchaux de Savoie, Mise. St. It. XXVI, Torino 1887. La carica di maresciallo fu sostituita con quella d.i Gran Maestro d'Artiglieria nel 1567, in co. nformità delle mutate esigenze belliche. (13) Renato di Challant fu nominato luogotenente generale della Savoia, con patenti ducali del 10 settembre 1529 (prot. due. 163, f. 3), quando Car­ lo II pensava al viaggio a Bologna. Ne adempì. particolarmente le funzioni alla morte del Duca e rivendicò, nella lettera XXXIV, tale carica, contro il

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