Le lettere di Renato di Challant governatore della Valle d'Aosta

INTRODUZIONE XIII Fin dai suoi primi giorni di regno, Francesco I, mirando alla c onquist a . del Milanese, per i diritti acquisiti alla corona di Jfran­ cia dal matrimonio di Luigi d'Orléans e Valentina Visconti , aveva sollecitato il passaggio attraverso il Piemonte per le proprie trup­ pe; gli Svizzeri, a loro volta, chiamati in soccorso dal duca di Milano, avevano bloccato i passi alpini, senza riuscire però ad im­ pedire ai Francesi di filtrare attraverso il Monginevro, lasciato incustodito. · Carlo II; favorevole in un primo tempo alla politica francese per le pressioni della sorella Luisa , madre di Francesco I, aveva seguito le operazioni militari della battaglia di :M:arignano e del­ l'entrata in Milano, anche se, in cuor suo, non poteva approvare una politica che asserviva il proprio stato a piani stranieri cli con­ quista. Ciò intese dimostrare Carlo II, visitando Berna e Friburgo, cui . doveva l'indipendenza del ducato sabaudo, essendo alleato cÒn quei potenti cantoni ; non solo, ma allo scopo di rompere l'isolamento politico, cui lo portava la diffidenza per le mire francesi ed i dis­ sapori che sotto sotto andavano sorgendo con gli Svizzeri a motivo di Ginevra , nell'occasione dell'incoronazione imperiale del novem­ bre 1520, fece presentare i · propri omaggi a Carlo V dal presi­ dente della Camera dei Conti P. Lambert e dal fratello Filippo, conte del Genovese. Certo molto era dovuto aìla duchessa Beatrice, cognata di Carlo V, venuta sposa . nel 1521 a Carlo II, se il duca di Savoia abbracciava la causa imperiale, fino a non far mai, senza preventivo accordo, nulla che potesse togliergli . l'amicizia dell'imperatore ; questa lealtà , che, nelle tristi condizioni dei tempi, poteva sembrare un errore, fu invero provvidenziale, perché. impe­ gnò Carlo V in modo che nessuna pace fu concepibile tra Francia ed Impero senza la reintegrazione del ducato sabaudo. La sorella Luisa di Savoia avrebbe voluto invece un Carlo II conte �fasino, facendone una questione d'onore, per cui fu riconfermato com pat. due. del 10 e 15 giugno 1559. La carica gli fu rinnovata per il 1536 (lett. LXXIX) , nel 1551 e 155 9 , · ma nel 1557 non aveva ancor ricevuto compensi da tempo. La competenza del luogotenente era certo vastissima ed estesa a tut:ti gli affari dello Stato, particolarmente nell'assenze del Sovrano dallo Stato, o quando questa era demandata espressamente per le terre di qua o di là dai mo.nti. Bonivard, ad esempio, autore di una famosa « Cbronique de Genève », otteneva da Renato di Cballant nell'aprile-maggio 1530 la ricogni­ zione del salvacondotto concesso dal Co.nsiglio di Cbambéry e che ne fosse prolungato il termine d'un mese (ms. dell' A. S . T . , Genève, cat. Ia, m. 1, fase. 1 , p. 189r.).

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