Le lettere di Renato di Challant governatore della Valle d'Aosta
xx G. FORNASERI sebio (38) . Sono di questo periodo le lettere più lunghe e frequenti e certo più interessanti di Renato, poiché il vecchio maresciallo do vette applicarsi - dice il Claretta - a politica, amministrazione, guerra ; provvedere agli uffizi giudiziari ed a quelli di finanza ; raddrizzare i vacillanti, confortare i deboli, sostenere i ben disposti e vigilare su tutto. Lo stesso giorno della morte del duca , il 17 agosto 1553, Re nato di Challant ne dava notizia al principe Emanuele Filiberto, trattenuto nelle Fiandre dalle operazioni militari. Non abbiamo questa lettera, ma Renato ce lo afferma in una seconda lettera dello stesso giorno (39) , ove dice al principe d'essersi affrettato a partecipare la luttuosa notizia al governatore spagnolo di Milano . per mezzo di Francesco d'Este, a papa Giulio III, ed inoltre al Vescovo di Vercelli , agli ambasciatori dell'imperatore e del re del Portogallo ed ai cardinali Rodolfo Pio Carpi (decano del _ Sacro Collegio ed inquisitore supremo) , a Gian Angelo Medici (poi Papa Pio IV) e Giacomo Pozzo (cardinale di S. Maria in via Lata e legato al Concilio di Trento) (40). Instancabile, lo stesso giorno ancora esponeva, con il « maistre de camp » San Miguel (che s'era distinto nella difesa della città) la critica situazione finanziaria della casa ducale ; « il n'y a ung soulz (soldo) , pour fournir à tant d'afferez et cha.rges qui occur rent » e si lamenta con il duca del « petit nombre de deniers qui ne monte point plus de XXXV escuz >>, cosa che pare strana « at tendu les grantz deners que de tant de coustez se sont journellement tiréz » e denuncia, come già aveva fatto in una precedente lettera cifrata (41), i « sarrecins, rapines, piglleries, extorcions, iniustices, et aultres abuz » , compiute dai signori Broissy di Valperga, dal capitano Dupuis e fratello, dai due Carrà, Giovanni e Nicola, contro i quali chiede autorizzazione a procedere (42). Renato fece (38) A . S. T. prov. di Vercelli ; lo stesso. Municipio prestava giuramento nelle mani di Renato di Challant. Dalla città di Nizza i sindici della comu nità ed j soldati della guarnigione scrivevano a Renato le loro condogli anze, mentre Grampione di Barletta, capitano del castello, ed il vescovo della ci _ t tà ricevevano l'omaggio di fedeltà, ca.me ci avvertono varie lettere del 7 e 8 :settembre 1553 in A . S. T., sez. I, Minute lettere della Corte, m. 2. (39) Lettera XCVII del 17 agosto 1553. (40) l,.ettera c d _ el 23 agosto 1553. (41) Lettera CII. (42) Lettera CV.
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