Le lettere di Renato di Challant governatore della Valle d'Aosta

INTRODUZIONE xxv pregiudizio all'onor vostro, ma sebbene che in esso sia rientrato colui che vi era prima di voi, ne rimanete, lasciando solo l a parte ­ sua dell'esercizio e maneggio a monsignor di Challant » , che rieb­ be le patenti di luogotenente generale il l O e 15 giugno 155!1. Inoltre Renato di Challant riprese per Emanuele Filiberto le trattative con Berna (64) ; fu delegato a ricevere giuramento di fe­ deltà al nuovo duca in Moriana, Tarantasia e Bugey (patenti dell'S luglio lò59) ; fu nominato successivamente il 12 agosto 1559 go­ vernatore della Savoia e della Eresse e consigliere di stato, con pa­ tenti del 1° dicembxe 1559 ; curò con la sua abilità di castellano l& riparazioni dei castelli di Chambéry, Montmélian, Miolans e Le· Bourget (65) ; intanto raccomandava il segretario Burontir (66) & l'advocat Curbis quale candidato al Consiglio di Stato di Vercel­ li (6'7) , il signore di Mompon quale maestro della camera dei conti in sostituzione del Vulliet (68) ed il prevosto di Eresse per impe- dire « plusieurs volerie et saccazementz d'eglises et maysons » (69) . E non si può passare sotto silenzio quanto nelle lettere si rife­ risce sulla Sindone (70) , poiché Renato di Challant, a Chambéry, veniva ad esserne il custode e depositario ; nella lettera . 78, infatti, egli domandava al duca le chiavi· che chiudevano il Santo Sudario, assicurandolo che gli sarebbero state rimandate per mezzo di un « homme sheur » , e lo prega « pource que la feste s'approche, qu'il vous plaist laisser les clefs à ma femme, pour le monstrer le dict (64) Nel 1557, l'avvocato del piccolo e gran consiglio di Berna, riassu­ meva a Renato di Challant · ed al Conte d'Arignano le fasi della lotta per Ginevra (A. S. T:, Sez. I, Genève, cat. 12, paq. 2) e l'irremovibilità della comborghesia con Ginevra (id.). (65) Renato di Challant era competente in fortificazioni militari. G _ ià nel­ la lettera LXVII del 1530 circa si occupa del castello di Yverdon, dove calcola una spesa per le riparazioni di « pour le moyns quatre mil escuz "· Quanti> al castello di Montmélian, vedi lettera 114. Esiste una )unga memoria sul come fortificare Bard, che resta jl capolavoro dj Renato in materia · di forti­ ficazioni (A. S. T., sez. I, Materie politiche in genere senza data, mazzo 94) � (66) Lettere XXI, XX · e XXIII. (67) Lettera CXV. (68) Lettere CXII e CXIII. . (69) Lettera CXVII. (70) La Sindone era stata donata da Margherita di Charny al duca. Luigi per l'infeudazjone di Mirabelle del 22 marzo 1453 e traslata dal con­ vento dei Francescani di Chambéry al castello l' 11 giugno 1502 (prot. cam. 109, f. 231 e 256). Tal e . traslazione proverebbe il passaggio della reliquia ai Savoia già nel 1502 . . La Sindone inoltre seguì Carlo II a Vercelli ed altrove­ nel 1536, . tornò a Chambéry nel 1561 ed a Torino nel 1570 in for.ma definitiva.

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