Le lettere di Renato di Challant governatore della Valle d'Aosta

XXXIV G. FORNASERI scovo come signore della città ed il duca come vicedomino ed a Baden , il 16 agosto 1535 , fu successivamente richiesta l'applica­ zione dei deliberati stessi, ma senza frutto ; per tutta risposta i Gi­ nevrini assalivano il castello di Peney ; il consiglio della città so­ spendeva la :Messa (le Clarisse fuggivano ad Annecy) e Berna, ormai sicura del trionfo della riforma a Ginevra, s'accordava con Zurigo e denunciava l'alleanza con il duca. Ciononostante ricomparvero ancora rappresentanti hernesi al­ la nuova dieta di Baden ed altri richiesero una tregua d'armi , lo sgombero del castello di Peney ed il libero commercio con Ginevra. Carlo II concesse ogni cosa, incaricando dell'attuazione il Challant. Alla nuova dieta di Aosta, il 27 novembre 1535, Berna era rap­ presentata da Rodolfo von Diesbach , Rodolfo von Erlach, Pietro Giron e Francesco Naegeli , che mossero lagnanze a Renato di Chal­ lant, perché Peney non era stato sgombrato, né le merci avevano avuto via liberçi, a Ginevra. Il duca ed i suoi non avvertirono cer · to la gravità del momento, quando di fronte alla richiest a , consi­ derata fondamentale, della libertà di professione di religione, essi risposero evasivamente. Cosa poteva mai rispondere il duca di Sa­ voia, circondato da un ambiente di controriforma, quando l'impe· ratore stesso rappresentava la religione cattolica ? I Bernesi allora lasciarono Aosta il 16 gennaio 1536 e fu la guerra : il 2 febbraio l'insegne dell'Orso di Berna entravano in Ginevra, in febbraio oc­ cupavano il Vaud fino a Rumilly sul Rodano, parte del Chiable­ se, i baliaggi di Ternier e Galliard. Vane furono le preghiere d'in­ tervento presentate da Renato, cui eran note le mire del te fran­ cese su Ginevra , al signor di Boisrigaut, ambasciatore france­ se (98) ; anche i Vallesani occupavano il resto del · Chiablese e Fri­ burgo s'impadroniva di Romont, Rue ed Estavayer. L'anno 1536 segnava la rovina d'ogni cosa nello sconvolgimento europeo : Fran­ cesco I attaccava gli imperiali e Carlo V invadeva la Provenza ; Ginevra , definitivamente perduta per i Savoia ed interamente con­ quistata alla causa protestante. Le lettere di Renato di Challant, pur denunciando la posizio- (98) A. S. T., Sezione Camerale, Conto generale . dei tesorieri d . i Savoia, reg. 201 , c. 24 r. Vi è nota d'un pagamento di 6 scudi ad un signor de !es Couz, « ut iret ad dominum B.eaurigau<l, ambassiatorem regum apu<l liga& Alemanie >>, con un biglietto di Renato, datato da Chambéry, l'ultimo del gennaio 1536.

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