Lettres de l'Abbé Joseph Trèves à Félicien Gamba
Appendice I 375 Questo attaccamento si è manifestato in campagne in cessanti, la cui sovrana importanza rifulgerà forse più tardi. Nei lampi di genio, che contrassegnavano la sua attivi tà, D. Trèves possedeva intuizioni, che sfuggivano a spiriti meno profondi. Egli, pet esempio, non riusciva a compren dere corne la divozione (ripetutamente raccomandata dai Som mi Pontefici) alla Sacra Famiglia sia cosi poco praticata dai fedeli. Ed eccolo raccogliere il voto del suo grande cugino, Pa dre Anselmo, e farsi apostolo ardente per l'erezione di un Santuario alla Sacra Famiglia. Egli è morto, offrendo la vita per l'attuazione di questa nobile impresa. E l'impresa, resa ora più sacra, sarà continua ta e realizzata da colora che ne fecero solenne promessa sul letto di morte e sulla tomba del venerato Defunto. Infine, diciamo ancora, e diciamolo molto forte : l'Aba te Trèves ha lavorato sempre pet servire all'ideale pet il trionfo del bene, con rettitudine insuperabile, con distacco perfetto di se stesso, ignorando persino l'ombra di ogni mini ma veduta, che potesse sentire, sia pure il più lontanamente possibile, il proprio interesse personale. "k * * Nel 1 924 risolvette di accettare il compito pastorale nel la piccola parrocchia di Excenex, rimasta vacante per il de cesso del Rev. D. Jeantet, di venerata memoria. Quivi ancora, egli rinuncio totalmente a se stesso, pet pensare solo più agli altri. Egli trovava che la vita è troppo breve pet fare del bene e l'allungava eroicamente rubandola al sonno e ai pasti. Fu forse anche troppo noncurante della sua salute. Tutto si spendeva e tutto spendeva. Ognuno conosce, d'altronde, con quale assiduità distri buiva la parola di Dio, corne e quanta egli curasse i catechi smi, con quanta cura preparasse i bimbi alla comunione.
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