Lettres de l'Abbé Joseph Trèves à Félicien Gamba

Appendice l 379 amico devoto. Scandevate le parole lentamente, gia un poco stanche, marcando le frasi ben tornite e, d'ogni tanto, ripe­ tevate il gesto che vi era familiare : alternativamente, con ambe le mani, facevate l'atto di liberare i polsi corne da una invisibile catena : c'era già in voi un immenso desiderio di Cielo ! « Madonna povertà » vi aveva fatto suo sin dalla più tenera infanzia, e possedeva in voi, nella vostra tenacia, nella vostra fede, nella vostra attività, un'inestimabile ricchezza. . . . Dodici figli erano venuti ad allietare la casa di vostro padre, ed egli, valente insegnante elementare, aveva rinuncia­ to ad un posto maggiormente rimunerativo pet allevare la famiglia ed essere, nel natlo Emarèse, maestro in quei saldi principi morali, religiosi e patriottici che hanno avuto in voi un campione senza macchia e senza paura. Novello sacerdote avete marcato col crisma della vostra intangibile divisa fran­ cescana l'ascesa all'altare e, umilmente, senza patati esteriori, avete celebrata la vostra prima messa pet i poveri, nel Rifu­ gio fondato da Padre Lorenzo al quale vi legavano tanta af­ finità di pensiero e d'azione. Poi, Rettore in sperduti villag­ gi di montagna ove la povertà sembrava aver eretto il suo regno glorioso . . . Quando, già maturo d'anni, vi chiamarono alla Parrocchia di Excenex, accettaste quel compito con l'ap­ prensione di non essere all'altezza della nuova missione, voi, - e non sono io a dirlo - che eravate nato pet portare la mitra ! E non poteste limitare la vostra attività a quella pur esemplare vita parrocchiale : assolvendo con pienezza il vo­ stro compito avevate necessità di orizzonti più vasti, di cam­ minare, di abbracciare iniziative e problemi che vi dessero un più ampio respira. Avete sempre posseduto l'anima e le doti d'un capo. Pari all'obbedienza più perfetta erano in voi le doti del comando, e, accanto a voi, ogni fatica era lieve e ogni compito era bello. Il vostro realismo si concretava sem­ pre in uno spirito di tetragona perseveranza che superava o­ gni barriera. Sapevate vincere e la vittoria non era mai og-

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