Pittori valdostani di un tempo Sandra Barberi

Con sempre maggior frequenza gli appuntamenti con l'arte, nelle sue diverse espressioni, assumono particolare risonan­ za solo se ad essi sono legati autori od opere universalmente riconosciuti ed apprezzati. In altri casi l'evento artistico, se pur di indubbio valore, fini­ sce per esulare dal proprio contesto per assumere i tratti de­ vianti del fenomeno di moda e per suscitare più una curiosità quasi morbosa che un interesse vero, motivato e fondato sul- 1' analisi critica dell'opera. Da ambedue le situazioni si evince comunque la tendenza con­ solidata a voler quasi catalogare l'arte secondo differenti li­ velli: un livello più alto, più appagante, più prestigioso perché riferito a periodi, autori ed opere la cui rilevanza è unanime­ mente riconosciuta, ed un livello considerato di tono «mino­ re» che contraddistingue espressioni e fenomeni artistici certamente meno noti, forse anche meno apprezzabili tecni­ camente, sicuramente ritenuti, a torto, marginali. Proprio a questo filone cosiddetto «minore» si deve ricondurre il senso della rassegna Pittori valdostani d'un tempo. Se si parte dal presupposto che cultura significa recuperare e valorizzare ogni tassello di quel composito mosaico costi­ tuito dalle innumerevoli espressioni dell'animo umano nel cor­ so della storia di una comunità, allora si comprende appieno il senso di una esposizione che si propone di salvaguardare un patrimonio figurativo che rischia, altrimenti, di andare di­ sperso o, peggio ancora, distrutto. La rassegna Pittori valdostani d'un tempo ripercorrerà gli ultimi due secoli di storia valligiana attraverso i dipinti di ar­ tisti pressoché sconosciuti al grande pubblico. Si tratta, per la maggior parte, di soggetti a carattere reli­ gioso e di ritratti commissionati agli artisti dalla nobiltà pri- l ma e dalle famiglie borghesi in seguito. Il non eccelso livello qualitativo delle opere non impedirà tut­ tavia al visitatore di cogliere in esse quel solido legame che univa gli autori alla propria terra, alle difficoltà quotidiane della vita, a quel senso profondo, anche se ingenuo, della re­ ligiosità ben presente nel mondo rurale e contadino. La consapevolezza di essere una piccola comunità ben anco­ rata alle proprie radici ed al proprio passato, ci deve sprona­ re sempre più ad accrescere questo forte senso di identità e di originalità culturale anche attraverso la ricerca, il recu­ pero e la tutela di un patrimonio artistico che appartiene alla nostra tradizione popolare ed a tutti i membri della comuni­ tà valdostana.

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