Pittori valdostani di un tempo Sandra Barberi

JEAN-LAURENT GRANGE Jean-Laurent Grange nasce a Nus il 26 agosto 1806 da Jean­ Léonard e da Marie-Marguerite Rosset. Dagli scarsi dati d'ar­ chivio reperibili sappiamo che sposa nel 1834 Marie-Julienne Perret, morta trentenne nel '40, e in seconde nozze Françoi­ se Perron. Muore a Nus 1'11 aprile 1879. A partire dalla metà del XIX secolo questo pittore si affer­ ma come uno degli artisti più richiesti per la decorazione di chiese e cappelle rurali. Il suo stile nalf e la sua tavolozza vi­ vace, in mezzo alla quale spicca l'inconfondibile azzurro in­ tenso, dovevano corrispondere bene al gusto e alle esigenze della devozione popolare. Grandi figure di santi - alcuni dal piglio vigoroso e dalle ru­ biconde fattezze contadine, altri più trasognati, come usciti da una fiaba illustrata -, panoplie e motivi architettonici, ac­ compagnati da vistose iscrizioni in latino, francese o, come nella chiesa di Rhémes-Saint-Georges, addirittura in ebrai­ co, costituiscono il repertorio iconografico ricorrente in tut­ te le opere di Grange. Si tratta comunque, nonostante la ripetitività dei modelli do­ vuta anche alla frequenza degli interventi, di un pittore non privo di originalità e di fantasia, capace di organizzare la de­ corazione secondo contesti stilistici diversi, da quello di ispi­ razione «neoclassica» con trofei di fiori e frutta, elementi biblici e cristologici e strumenti musicali a quello neogotico esemplificato dalla parrocchiale di Rhémes-Saint-Georges. Al­ cuni particolari delle pitture di Grange rivelano la conoscen­ za di modelli colti, ad esempio la fiera figura del S. Giorgio a cavallo che uccide il drago sulla facciata della cappella di Voex o i dettagli manieristici delle armature del S. Giorgio e del S. Defendente della cappella di Sarral. Dal catalogo riportato di seguito, compilato sulla base di una sommaria ricognizione sul territorio, risulta che la primaopera nota di Grange è la decorazione della facciata di una casa nel villaggio di Mélignon (Rhémes-Saint-Georges), commissionata da un certo Pierre-Cassian Pellissier nel 1849; probabilmen­ te a seguito di questo incarico decorerà la chiesa parrocchia­ le e quasi tutte le cappelle di Rhémes-Saint-Georges; analogamente sarà attivo nel territorio delle parrocchie di In­ trod, Pontboset, Saint-Christophe. Anche la pittura su tela, di cui è un bell'esempio il Cristo in- 89 coronato di spine, violentemente espressionistico, è sempre a soggetto religioso, non avendo Grange doti espressive · tali da consentirgli l'attività di ritrattista. Il Santua.rio di Cunéy sopra Saint-Barthélemy conserva al­ cuni ex-voto di mano del nostro pittore, tra cui quello della Apparizione dell'Ausiliatrice al parroco ammalato (1859), ambienta.to in un interno di ingenuo gusto Restaurazione, la «Madonna dell'uva» (1864) offerta probabilmente, come l'ex­ voto del 1868 con l'Immacolata e i portatori di uva, dai viti­ cultori di Nus per la protezione concessa alle vigne. La tela con Notre-Dame de la Salette donata nel 1874 è la testimo­ nianza della devozione dell'ormai anziano pittore al santua­ rio del suo paese natale. BIBLIOGRAFIA: C. BINEL, Rhemes-Saint-Georges. Segni Storia Contesti, Quart-Aosta 1989, p. 83. Per gli ex-voto del Santuario di Cunéy si veda: Ex-voto. Religiosità popola­ re in Valle d'Aosta, catalogo della mostra a cura di L. GARINO, Aosta 1981, passim.

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