I fondi attualmente più rilevanti presenti in Cordela sono le collezioni di periodici storici, i registri parcellari del catasto del Regno di Sardegna, carte geografiche antiche e manifesti di esposizioni estive di artigianato di tradizione.
Attraverso le pagine dei giornali, è possibile leggere le cronache coeve di eventi quali la concessione dello Statuto Albertino, le guerre di indipendenza, l'Unità d'Italia, la questione linguistica, fino all'oscuro ventennio della dittatura e alle trasformazioni socioeconomiche del secondo dopoguerra.
Il Catasto Sardo offre una rappresentazione inedita completa del territorio valdostano intorno al 1770, periodo di grandi riforme e innovazioni istituzionali. Vi sono segnati i nomi dei proprietari di terre e fabbricati e l'entità dei rispettivi beni.
Sorta per rappresentare il teatro delle terre delle dinastie regnanti, la cartografia storica si è via via perfezionata fino a raggiungere ragguardevoli livelli tecnici e grafici a partire dai lavori di Tomaso Borgonio (1683) e di Giacomo Stagnon (1772).
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