

pube sul quale si distende la ferace collina, così, nei secoli i
nostri di qui, quelli dellla nostra Comunità, forse per diretta
d
i
pen
d
enza dttlla Reale
Ca.sa:
di
Savoia, convenivano e si racco
glievano
attorno alle
loro
chiese di
San
·Maurizio
e
di San Vin
cenzo.
Questo lo
dicono
eloquentemente
innumeri
segni tuttora vi
sihii
li nella Chiesa di Mo
ro
n
, così insegnano
il v
e
c
c
hio sten
d
a
r
d
o
e
il Col
l
a
r
e
dell'Annunziata
della. magnifica statua del
Ranto lVfanrizio guerriero e patrono!
( 'osì,
essi
furono
col Conte
Verde
alle Crociate per la libe
razi01H• (li Terra Santa e della
.
Tomba
di
Gesù Cristo
e
per Ila
difesa. della
civiltà r
o
mana e
cristia.na.
contro il
mussulmano
(l).
Fnrono sui campi di vittoria
.
nelle
Fiandre con E
m
a
n
u
e
l
e
Fili
berto
-
Testa di ferro,
-
a
Staffarda
nel
1690,
ove
si merita
rono l'elogio di quel gra.n capitano che fu i1l P
r
in
c
i
p
e
Engenio
<li Savoia. Essi formarono la
GuardùI al
Onrzw
del
dnca
(1arlo
Emanuele III, il quale ebbe ad esclamar
.
e:
<<posso vantare
i
cacciatori
ed i granatieri
del
mio reggimento di Aosta quanto
l'imperatrice Maria Teresa i suoi ca
c
c
i
at
o
r
i
tirolesi e
Lnigi
XV
i s
n
o
i famosi
granatieri di
Francia)); (daI1
l'Al17Jf>
Henri) .
Com
batterono nel Piemonte con Carlo Emmrnele I, il Grarnle; di
fesero
le
frontiere attra-
verso i secoli, lottarono gforiosamente
sugli spalti di Tori110 (170n) con Vittorio Amedeo
II,
allorchè
Pietro Mk1cn
d
i
ed
e
la
pil) gra.nde prova
di
valorP, cli sanifido
cli cni
è
rnpace i1l figlio del popolo
piemontesP.
N
e
ll
a
nostra
chiesa di
M
oron consenasi
t
utto
r
a
la
gforiosa harnliera
-
Croce
bianca in campo rosso - attestante la par
t
ecipa
z
i
o
n
e
ài questa
Gomnnitù ni fosti d'armi cl!:'i Savoia.
J
)etta ogni anno, vi·ene an
cora.
il
1lì ili Ran Manrizio, portata 1wlla pror·.f•ssione ·(la
1m
mi
litarP clel lnogo; segno ()nesto dell'antico privilegio.
Il
2!)
settembri:'
1718 i
nostri antenati ('OJnhattProno alla (li·
fesa di Messina
.
eontro la Rpa.gna chP YoleYa
.
irnpol-<sessarsi ·della
Sicilia. Il sangue pi!:'111ontese veniva n�rsato in qnell'estrrmo
lemho 1l'Italia già dne se('o]i pr
i
m
a della «onclnsione della
grande
guerra;
s
pun
ta
rn n
llora l'a1
lba di !]nel periodo Morico
che doveva portare il Piemonte
n
lla testa (lel movimento per
l'indipenclpm:a
e
l'unità. della Patria
((falla
8toria
del
G0
Ji'an
teria).
E dopo
di
aver
strennameute
clifP-so
le
frontiere, con rico·
nosciuto indomito
vailore, contro
le
orde
della RiYolnzione
fran
cese e sotto l'imperar del
g
e
n
i
o
di
Napoleone I
i VP<:ehi
r eggi
menti di Aosta venn<>ro incorpm·ati 1wlla prima nwzza Brigata,
(ll
Sull'antica facciata
della chiesa 1 rnrrocdliale
nn
dipinto
ricordava la
parten�a flPI
Croeiato ài
qnesto l
n
o
g
o
:
Chau
:\'onssnu.
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