

addio alla, caserma ed alla piazza d'armi , se cantare
è
l a vPra
gioia,
è
l'insopprimibile consolazione .spmpre
a
portata <li mano
chP ti scuote i l pptto da
ll'a.m:Hf>Z7Al
comP sollif>vo cli fervida
.
prP
gh iera, abbiasi la cinqu i na nel ta schino o già, svaporata. il sigaro
incenerito, o no !) q uel saluto, j n qnel cantare, i n q nel clì . segnò
l ' i n i zio del l ' a délio al paese,
e.
per molti , l 'a cl cl io a l l a vita tf'rr·f>lla.
Arnabile
aveva
il
fratPllo primogenito appena r<>cl nce cla l l a
Libia. Ed egli na il
seconclo
maschio (li 1ma madre che av<>va
messo a lla lnce clel sole d 'Ital i a pi ù d i nn a
.
·clozzina éli figl i . Egl i
ern
HlO
tenero e feélele sostPl);no . In q nel élì . egli l asciava, a casa
.
,
t·olla maclre. nna nidiata ·cli fratellini . scnl zi . svPlti come scoiat
tol i . f> con uno stomaco i tfl.lianamente soli òo. E qnel cir nto vociato,
sotto la pensilina <lella piccola
.
stazi onP. sita vic i no a l l a Dora ,
ri mbalzava
.
nel petto al figlio, comP nno scoppio cl i shrapnel l s . In
qnel mentre la ma élre piangPva
:
«
non ho soldi. sono povera , i o .
non gliene potrò mrrndare, perchf> Pra l u i chP ne gmtcla gnava , chf'
me
ne portava ! )). Senonchè quei safanassi di coscri tti . a sua
som1ma
.
consola zione, già l ' a YPvano attorniata
.
ca nta.nclo·gliPnP
nn'a.ltra. che suona così :
I
bei
fien i
n ra,n n
fè
'l
solàà ;
I
b
r
n
t
nwràco
n .<1tn n
a
rà !
rovescfan<lo così . con qnel l a loro a
.
ssordante
p gfovanile nrnnina . nn'onclata
(li
fiprezza nel cuore clell a Macl re !
Un
bel fienl
era
.
tntta l a sua rir<"hezzn !
B
ciò non
è
élato
a
tutti ! . . .
(La vita
è
così ) .
Nell a zona cli Montenero. essenclo egl i <'onélucente della
4P,
fn colpito in nna
.
l ocalitù, assai l ontana cl::i l l f> primP l i nf>e. cl::i u na
<li
q np] lp stnpicl P , i nnumf>ri pn llottolP
7Jer.w'!
d1P gli traforò il ventrf>.
Ed i l
1 0
ott-0hrf>
1 9U l
si spegnPYa a l l 'ospp.clale <li Treviso . Gli u l
t imi i stanti c h e troncarono a vent'::inni qnel l a giovi nezz::i gene
ros::i . a rélentf>' Pél esnberantP fli vit::i , fnrono <'onfortnti .clalfa visitn
1lPl p::iclre. e <lalla cristfona P fratPrna a ssistenza del l e Volontarie
clel la Croce Rossa. alle qnnli pure l ' ltal i n fleve
Sf>
nn chfaro raggio
potf> talvolta i rrorare d i gioia il viso d·f>i s11oi Figl i morenti negli
ospecl a l i . La Professoressn Ol ga 1Mentigazzi Chinagli a gli chi11se
g·li occh i colla ca rezza ·clf>l la sua mano, cristianamt>ntt>, a nome
della Mamma. dell 'Alpino povera
e
lontann , e forse, ignara !
« :\ladre. Tu.
i l Figlio Tuo non
chiamnr
più . . .
sul mio
n.ltar,
La
gioventù seppe immolnr.. .
F.i dorme quaggiù,
�è
si desterà mai più
.
..
"fndre, tu
lo rivedrai lassù
.
.
.
)) r
Nel
1920,
la tomba nel dmitero comnnale di Treviso venne
presa in consegna, a nome <lella famiglia , flalla N.
n.
Teresa Ca
nossa dei Reali . Ed ora , a Treviso. esiste l 'ossario dei Caduti,
situato nella Chiesa voti va , f>cl in nn loculo. una cassettina, rin
ehiude le ossa del baldo coscritto dell a cln sse
1895,
che nel gen naio
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