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i'ità dell'alba, nelle trincee, nei camminamenti, neJle ca.verne,

reparti , uomo sn uomo, in attei,;a (lPl destino, immobili,

nell'at­

tonita rassegnazione dell'offerta .

<< Tutto

il

giorno l'artig'lieria.

Anche

sn noi . Sugli A lpini

ammassati aJla Lora ne sono cadute di homharde

nostre !

Di­

cono : perchè c'è nebbia. Allora allungano il tiro.

Di parecd1io.

l >i troppo, dicono gli

A

!pini .

<<

Dicono anche .gli Alpini, verso le due,

che

i l generale Papa

non voleva fare

l)azione.

Perehè, rliceva,

1e

difese nemiche e le

trincee sono intatte. La nebbia insh;tt>, pesante, impenetrabile,

esasperante. ma il

gen.

Papa

deve

piegare anch'esso

sotto

l'or­

dine

eieeo .

E

tleve, col colonn . < : ioppi, orcli

11a.re

ai batta,gl i oni

l'assalto.

« La linea nemica da

attacca.re,

da quota

2043

del Lora.,

per

un terreno carsico tutto gobbe e doline, in gran parte dominato

dalla nostra, sale alla Selletta fra i due Denti, perno entrambi

delle rispettive linee, erti e alti sul terreno circostante come gi­

ganteschi rostri di navi - indi piega

a

nord-est, e scende, per

n

ltre gibb

os

ità

,

fi no a quota

1 707

s

nl

l

a

costa di Borcola,

a

picco

sul Passo.

« Ai Battaglioni alpini Exi1 les, Aosta, Cervino, Ruello, Vi­

cenza, Berico, l'attacco da ·qnota

2043

al Dente compreso ; il Pa­

subio orientale ai Fanti del generale

Papa )).

<<

L'assalto esce dalle trincee,

nena

nebbia

.

, senza vedere ;

travolgente, furibondo , folle, senza voce, disperato. Possente

come una valanga giunge a,i reticolati intatti e vi si abbatte

nel­

l' impeto stesso. Là è schiantato, stroncato, inorridito, stritolato,

in un attimo. Preso tra incroci cli mitraglia , fulminato in pieno

dall'artiglieria, sperduto nella cecità angosciosa della nebbia,

sosta, piega, dà ancora sussulti, e, fermo sul posto, .si abbatte.

Finito.

·<<

Poi il nemico ride di noi e dei nostri poveri morti. Quanti ?

Troppi per contarli.

<< Un

reparto fortunato e temerario s'è inerpicato. sul Dente

e vi tien piede. Vi resiste in un slancio divino d'immolazione e

d'offerta, colto tra quattro fuochi, furibondo contro il fatale

soverchiare dei contrattacchi, circondato,

,

sublime nella tremula

luminosità boreale dei :razzi, fino all'alba.

<<

L'a1ba vede pochi uomini inebetiti, tornati nelle t rincee

di

partenza. Vede su quell'altare teorie senza fine di morti . Vede.

Perchè con J 'alba è venuto il vento ed

·è

tornato il sole )).

<<

Morti del

10

settembre, pace ! Questo altare, più che altri

altari, è diventato per Voi rogo votivo propiziia.tore.

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