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Patria. Non più solo le Brigate Re e Regina : ma mitraglieri della

Regina, ma bombardieri del Re, quei Figli di pnro sangue, cosi

come quelli di Carlo Alberto nel

'48"'49

! ! !

SFJM BENELLI ne

lAltare,

ma.gistra.lmente li esalta cosi :

« Italia, Italia, vedi ora i tuoi

figli !

Tornan dalle trincee patiti

e

·

smu

nti.

Non hanno combattuto

la battaglia

ch

e

nella

lunga

attesa lmaginarono

nel dolce nome tuo ; ed ora tornano

addolorati, de

l

u

s

i, scemati

dalla molestia del fuoco continuo.

Tornano in

fila

o

a bnmchi

[

trascinando

111t

�lolor sordo

che non ebbe

s

f

o

g

o.

Appiccicate

al

corpo

hanno

le vesti

lordate dalla terra mattonosa

del

Cnrso ;

e

così

r

os

s

a

è

la fardaglla

che portan sulle

spaI!e ; arruginite

son l'armi

e la vanghetta ; lustri sono

l'ot.turatore e

la gamella ;

è g

o

nfi

o

il tascapane di

cose

trovate

nellp trincee,

di ricordi d'

am

i

c

i

SPfHl

l

ti nella

melma.

Harum vinto la vita ; sono

oltre

l'istinto stesso ; p

ai

on

o

meno nobili

d'un m

P

n

di

c

an

te e con

c

o

s

i

vicini

a

Gesù

nel patire e nel fidare !

Abbarbicati alla vita

solt

anto

per morire con gloria ; altro non

[

s

t

i

m

a

no

»

.

Innanzi a Carlo Alberto, la figura più tragica ed impressio­

nante del nostro Risorgimento, il cui nome udimmo tanto spesso

ricorrere con venerazione sulle labbra dei nonni, invocarono i ri­

voluzionari nel

1821,

eppoi ancora nel

1846

qnando, dinanzi al

suo fiero e altero atteggiamento di fronte

ad

un sopruso dell' Au­

stria allora onnipotente, rnsci la seguente poesia :

Carlo Alberto,

è

giunta l'ora

l'he redirnere ci può.

Carlo A·lberto, viene fuora ;

Cnrlo

Alberto,

è

giunta

l'ora

che

redimere ci può.

Carlo

Alberto viene fuora,

Che

()Hest'orn

giit suonò.

Coi Principi

di

questa Stirpe diventano monarchici i repub·blicani più irriducibili : ecco la lirica Carducciana comporre un

Inno a Margherita di Savoia ! Giuseppe Garibaldi,

l'Eroe dei

Due

Mondi,

a

Teano, incontrandosi con Vittorio Emanuele : « sa­

lute al Re <l'Italia ! )) eppoi ancora, ecco più tardi inna1lzarsi neri

gagliardetti a sal vezza d'Italia dallo sfacelo completo delle sue

istituzioni civili e salutare ill

Re Vittorioso,

il

Re Combattente,

alla cui saggezza ricorrono i popoli del mondo per derimere e

comporre le loro vertenze, e salutarlo : Vittorioso contro i nemici

degli Imperi centrali, e Vittorioso sull'insidia velenosa esalante

dal traviamento degli ideali umani.

Perchè?. . . Per governo savio guidato da sommo amore ai

Popoli?. . . Forse perchè dalla

.

intima coesione spirituale scaturisce

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